I punti di contatto tra il ciclista e la bici sono tre: pedali, sella e manubrio.
La giusta posizione in sella, oltre che permettere una buona spinta applicata, un’accettabile fattore cx (aerodinamica) ed un compromesso tra performance e comfort, deve creare un’armonia di bilanciamento del peso dell’atleta sulla bicicletta.
La giusta distribuzione dei pesi tra l’appoggio avantreno (manubrio) e il retro (sella), ulteriormente bilanciate dai pedali, evita di incorrere in pressioni eccessive ed errate. Queste pressioni hanno come effetto quello di determinare un sovraccarico su mani, braccia e spalle, e quindi
sul manubrio, sulla sella nonché sul pavimento pelvico e sulle ossa ischiatiche.
L’arretramento e l’altezza della sella giocano un ruolo fondamentale per la prevenzione di patologie infiammatorie.
Il corpo è poggiato sul piano sella, al posteriore sulle ossa ischiatiche e anteriormente sul perineo, tale posizione comanda la rotazione frontale del bacino e la rotazione a sua volta è gestita dall’arretramento e dall’altezza sella.
Oltre l’assetto della sella, che come abbiamo detto influisce sulla rotazione bacino, altro aspetto fondamentale è la conformazione della sella che deve adattarsi all’anatomia del ciclista. La distanza tra gli ischi può andare da un minimo di 100mm fino a 150mm, chiaro che differenze così devono trovare riscontro nella conformazione della sella.
Nel caso di una pressione eccessiva al pavimento pelvico le patologie che si possono innescare sono diverse: nella donna, data la particolarità dell’anatomia femminile, i disturbi dell’area genitale delle atlete sono spesso più complicati e diversi. Si possono riscontrare semplici e comuni irritazioni da sfregamento, noduli, temporanee insensibilità del clitoride, rigonfiamenti cronici delle grandi labbra, dovuti alla compressione dell’area inguinale e infezioni dell’epidermide. Nel caso dell’uomo, i disturbi riscontrabili possono essere infiammazione della prostata, diminuzione della sensibilità genitale nonché vari problemi di carattere cutaneo.
Per quanto riguarda le patologie dell’appoggio eccessivo sulle ossa ischiatiche il problema che spesso si presenta è l’intorpidimento e il dolore delle stesse fino ad arrivare a lombalgie in caso di torsione del bacino.